Sapevate che da Nerviano, in epoca romana, passava la via Severiana Augusta, strada romana consolare che congiungeva Mediolanum con il Verbannus Lacus (Milano con il Lago Maggiore), e da qui al passo del Sempione?
E sapevate che abbiamo avuto occasione di lavorare su un progetto per questa bella città ricca di storia e di paesaggi mozzafiato?
Un lavoro che ci ha visti – insieme a Giovanni Putignano & figli srl, Gruppo Castiglia srl e Faver srl – al servizio della comunità per il potenziamento dell’impianto di depurazione e per la realizzazione di un muro di cinta in superficie, con la duplice funzione di:
– perimetrare l’area dell’ambito del depuratore
– proteggere l’impianto di depurazione da eventi di piena eccezionali generati dal fiume Olona che attraversa la città.
Il progetto è stato finalizzato all’ampliamento e al revamping dell’impianto di depurazione del Comune di Nerviano che, oltre al suo stesso abitato, è a servizio di altri 3 agglomerati urbani.
L’intervento si inserisce in un quadro di depurazione di più ampio impatto, volto alla dismissione dell’ormai vecchio depuratore di Rescaldina e all’unificazione degli agglomerati di Rescaldina e Parabiago, con recapito finale all’impianto di Nerviano.
Il progetto prevede essenzialmente il declassamento dell’attuale stadio depurativo ad una potenzialità di
35.000 AE in tempo di asciutto e a 25.400 AE in tempo di pioggia e -grazie alla nuova linea di trattamento prevista – al raggiungimento, al termine dell’intervento, di una potenzialità complessiva pari a 49.500 AE
sia in tempo secco che di pioggia.
In maggior dettaglio, la soluzione progettuale adottata prevede i seguenti macro-interventi:
- Adeguamento e potenziamento del comparto di sollevamento iniziale esistente.
- Realizzazione di un nuovo manufatto di ripartizione iniziale dei liquame alle due linee di trattamento, da eseguirsi in adiacenza al comparto di sollevamento iniziale esistente.
- Realizzazione dei nuovi comparti di pre-trattamento iniziale dei liquami, costituiti da un’unità compatta composta da una sezione di grigliatura fine e da una sezione di dissabbiatura/disoleatura.
- Realizzazione della nuova linea biologica (denominata Linea 2), con tecnologia del tipo a “biomassa adesa MBBR”, per il trattamento delle forme carboniose e di quelle azotate, completa dei relativi reattori didenitrificazione-ossidazione/nitrificazione.
- Realizzazione di un nuovo comparto di chiarificazione finale dei liquami, operata all’interno di bacino rettangolare, completo di pozzo di estrazione fanghi e loro rilancio alla linea fanghi.
- Realizzazione di una nuova sezione di defosfatazione, completa delle opere civili ed elettromeccaniche, per consentire il dosaggio del prodotto alla nuova linea di trattamento (Linea 2).
- Realizzazione di nuovo comparto di trattamenti terziari (filtrazione e disinfezione mediante raggi UV) a servizio della nuova linea di trattamento.
- Realizzazione di un nuovo impianto di sollevamento finale delle acque depurate dalla nuova linea di trattamento (Linea 2).
- Potenziamento della linea di trattamento dei fanghi esistente, al fine di permettere il mantenimento di una sola linea fanghi, per consentire alla stessa di trattare la totalità dei fanghi prodotti dall’impianto nella nuova configurazione di progetto.
- Adeguamento e potenziamento dell’impianto elettrico e di telecontrollo dell’intero impianto di depurazione.
- Revamping elettromeccanico di alcune sezioni appartenenti alla linea di trattamento esistente (Denominata Linea 1).
Un bel lavoro davvero, perché il rispetto per la storia e l’ambiente del nostro Paese passa anche dalla cura e l’ammodernamento delle infrastrutture.
